Questo volume racconta tra cronaca e storia i fatti, se non proprio la genesi, de Le antiche famiglie di Arezzo e del contado; nelle sue pagine vi troviamo palpitanti, i personaggi ora teneri e fragili ora violenti e spietati che hanno lasciato - come si dice un’orma nella storia di questa terra; una terra ricca di menti e di opere sebbene lacerata di passioni, intrighi e risse, ma anche slanci generosi e vibranti di mistica fede. Non è dunque, delle Famiglie una ricerca per così dire, di carattere scientifico pur avendo attinto notizie d’archivio che l’hanno guidata nel racconto, ma una perfetta riproduzione, anzi una specie di imprinting, dei personaggi notabili i quali hanno reso degna non solo la loro nobile, illustre famiglia d’origine, quanto la storia di questa veneranda terra. Sono stati così tratteggiati quei personaggi di singolare carattere, come i vescovi signori delle città, dei Tarlati di Pietramala agli Umbertini a uomini di alto profilo storico e politico come il Marsuppini o il Bruni, fino ad artisti d’imperitura memoria come il Petrarca, il Vasari o il Redi. Il volume insomma, devesi considerare di spessore divulgativo pur avendo come dicevamo pagine tratte da cartigli, documenti e memorie d’archivio o bibliografiche.