In questa sua nuova raccolta la poetessa pone all’attenzione del fruitore due mondi
(...) In questa sua nuova raccolta la poetessa Paraskevi Zerva pone all’attenzione del fruitore due mondi, dolcemente affettivi, che si interscambiano secondo un legame sincronico tra poesia (madre) e pittura (figlio) quando ancora era un piccolo bambino, un insieme esteticamente e tematicamente appagante proveniente da squarci iperuranici ed apotropaici, di un cerchio magico familiare, quali epigono di un’età fantastica e pure reale. (...)