Ferdinando Martini (Firenze, 1841 – Monsummano Terme, 1928) si dedicò sin da giovane alla scrittura teatrale e al giornalismo.
Saggista e narratore, fondò e diresse il «Fanfulla della domenica» (1879), il «Giornale per i bambini» (1881) e la «Domenica letteraria» (1882).
Esponente della Sinistra liberale, parlamentare per 43 anni (dal 1875 al 1919) ricordato per le sue battaglie di stampo anticlericale, nel 1892-1893 venne nominato Ministro per l’Istruzione Pubblica; nel 1914-1916 Ministro delle Colonie. Dal 1897 al 1907 fu governatore civile dell’Eritrea. Interventista, dopo la Grande Guerra, disilluso aderì al fascismo intravedendo nelle prime fasi del governo Mussolini un nuovo riscatto nazionale e internazionale. Tra i suoi libri, Nell’Affrica italiana (1891), Confessioni e ricordi (1922) e il postumo Diario eritreo (1942-
43). Dell’amato Giuseppe Giusti curò Tutti gli scritti editi e inediti e l’Epistolario, rispettivamente del 1924 e 1932.