La professione di restauratore mi ha portato a vivere a contatto con molte opere d’arte, con le quali, in molti casi, sono entrato in simbiosi, maturando un rapporto anche spirituale, laddove il soggetto rappresentato, quasi sempre, nel mio caso, a tema biblico o comunque religioso, mi spronava alla riflessione, mettendomi in relazione con il vissuto temporale e trascendentale dell’artista e della comunità a cui esso si rivolgeva.
In questo elaborato ho voluto comunicare, con esempi di restauri condotti in prima persona o con un gruppo di colleghi, quanto contenuto scientifico, storico, estetico e teologico-catechetico il restauro, condotto criticamente su di un’opera d’arte, può contribuire a recuperare e valorizzare, permettendo alle generazioni presenti e future, di attingere all’immenso patrimonio ricevuto dal passato e riconoscendo tutti gli apporti valoriali prodotti dall’umanità nel suo breve (rispetto a quella dell’universo) arco di vita sulla terra. (...)