il tempo che introduce l’invenzione poetica in questa raccolta di componimenti è il tempo della fretta
In una specie di proemio, quello di Fabio Baldini, il tempo che introduce l’invenzione poetica, in questa raccolta di componimenti, è il tempo della fretta, ossia il tempo dell’ansia e della passione che preme, ed è indicato simbolicamente dall’unico e insistente avverbio “presto”, riferito allo slancio che deve prendere e al successo che deve ottenere subito questa poesia: “Che io sia, un giorno – afferma all’inizio il nostro poeta, rivolto al padre anche lui poeta – pienamente degno di te. // Che ciò accada presto. // Che questo mio canto / si faccia grande / e forte come aquila / e spicchi il volo!”. In che cosa, però, il tenero figlio deve essere degno del padre, oltre che nell’agone poetico?...