In questo racconto, che va letto come un quasi perfetto e sorprendente esempio di narrativa “regionalistica”, arricchito di frequenti riferimenti realistici postmoderni alla vita sociale e politica contemporanea, la narrazione è condotta con grande abilit
In questo racconto di Angiolina Oliveti, che va letto come un quasi perfetto e sorprendente esempio di narrativa “regionalistica”, arricchito di frequenti riferimenti realistici postmoderni alla vita sociale e politica contemporanea, la narrazione è condotta con grande abilità sulla difesa che opera l’elemento del consueto e del quotidiano (una prerogativa del genere) contro tutto quello che lo contrasta o lo contraddice come “strano” e segreto e misterioso, e quindi irragionevole o di cui “non si riesce a farsi una ragione”.(...)
Neuro Bonifazi