Gino Zanette è nato il 12.03.34 a Godega Sant’Urbano (Treviso), nella frazione di Pianzano, dove risiede fin dalla nascita. Sposato con due figli. Una vita di lavoro come impiegato e poi direttore amministrativo.
Ha avuto una vita molto impegnata, in multiformi attività, politiche, sociali, artistiche: sindaco del suo comune dal 1960 al 1964. Nel 1972 gli è conferita l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.
Conclusa l’attività lavorativa, ha potuto coltivare le sue passioni: il teatro, la poesia e la scrittura.
Ha diretto gruppi amatoriali fino al 2012, mettendo in scena diverse commedie, tra cui, in dialetto veneto, Un dhènero pitòch e La mujér del sacrestàn delle quali è anche l’autore. Nel 2016 ha pubblicato il volume Un teatro par rìder edito dal Centro Studi Tindari di Patti (ME). Regista e docente di attività teatrale all’Università Adulti e Anziani di Conegliano dal 1996 al 2012.
L’altra sua grande passione è stata ed è la poesia. Pluripremiato in questi anni in molti concorsi nazionali di poesia in lingua e dialetto.  
Nel 2006 ha pubblicato le poesie giovanili in Il tempo dei bucaneve per l’Editrice Libro Italiano di Ragusa, le sillogi di poesia Calycanthus (2011), Ora che il vento (2013) e Liriche e sonetti sparsi (2015) tutte per le Edizioni Montedit, Collana Le schegge d’oro, I Libri dei Premi; I giardini di nebbia (2017) Lupi Editore, Sulmona (AQ).
Con Ora che il vento e Calycanthus ha vinto rispettivamente, nel 2013, il XXIV Premio Nazionale Città di Pinerolo e, nel 2014, il I Premio Bonvesin de la Riva di Milano, per la sezione Libro edito di poesia.
È del dicembre 2012, invece, la sua prima opera di narrativa dal titolo I racconti della Tiglia, per GDS Edizioni di Vaprio d’Adda (MI), nel novembre 2015 il lungo racconto Stópa e l’uomo dalla tuba rossa, De Bastiani Editore, Godega S.U. (TV) e, nel dicembre 2017 il romanzo breve Un tragico patto, Lupi Editore, Sulmona (AQ);  nel marzo 2018 Una terra d’ombre, sedici racconti, per Antonio Tombolini Editore Collana Officina Marziani.