Mario Mariani (Solarolo, 1884 – San Paolo del Brasile, 1951), novelliere pornografo, romanziere sociologo, amorale flâneur, pensatore in anticipo. Ondivaga, già ai suoi tempi, un’etichetta perentoria possibile né più facile da accollare nemmeno oggi, quando più che fantasma si aggira fra le periferie di ogni canone. Antifascista incondizionato e Nabokov italiano primo novecentesco, è stato dimenticato e disimparato fino all’abbattimento. Lasciò più di 25 opere, fra romanzi, novelle e saggi. Capolavori che oggi richiedono luce, come La casa dell’uomo (1915), Il ritorno di Machiavelli (1915), Sott’ la naja (1917), Le adolescenti (1920), Le meditazioni di un pazzo (1922), Saette ne l’abisso (1924), L’equilibrio degli egoismi (1924).