La Ginnastica oggi non c’è più. Non c’è nelle scuole, non c’è nelle palestre, non c’è nemmeno, né di nome né di fatto, nelle attuali Università di Scienze Motorie: la Ginnastica e l’Educazione Fisica sono infatti sparite in un linguaggio che, ormai universalmente, comprende sotto il termine “sport” tutto ciò che ha a che fare con l’attività fisica. Invece di Ginnastica, modernamente studiata, c’è oggi molto bisogno. II suo studio e soprattutto la sua pratica, se diffusa, costi-tuirebbe una vera e propria “rivoluzione” da un punto di vista sociale, sanitario ed anche culturale. Da qui l’esigenza di approfondire quella che è stata la Gin-nastica del passato e di indagarne le caratteristiche, al fine di darle, al di là dei pregiudizi che su di essa hanno sempre pesato, un’identità precisa e peculiare. In questo viaggio lungo i secoli vengono così evidenziati non solo i grandi valori e le idealità espressi da coloro che venivano denominati “Maestri di Ginnastica”, ma anche le enormi difficoltà (anche di tipo terminologico) che, ieri come oggi, la Ginnastica ha sempre incontrato, nel suo porsi come componente essenziale della salute senza appartenere all’ambito sanitario e nel suo configurarsi come “altro” rispetto a tutto ciò che rientra invece nell’ambito dello Sport.