[...] Con L’altro Vasari, il proposito di Claudio Santori, più che raggiunto, è di portare alla luce l’aspetto meno noto ma non per questo meno interessante dello storiografo aretino, enucleando da Le Vite, novelle, fantasie, curiosità e stravaganze, come cita il sottotitolo, di molti dei più noti artisti: Michelangelo, Buonamico Buffalmacco, Rosso Fiorentino, Botticelli, Cimabue, Giotto, Donatello, Brunelleschi, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Tiziano e così via.
Attraverso un ampio florilegio di estratti, Santori presenta Vasari non in veste di storico e di critico, di acuto conoscitore di opere e di artisti, quanto di novelliere, che si accorda alla tradizione toscana dalla quale lo stesso artista aretino ha attinto per la sua opera. [...]
Michele Loffredo