Che cos’è la poesia? “Spiegare cos’è per me la poesia non è facile: credo che sia qualcosa di indefinito. Qualcosa che attraversa l’anima e la mente prima di arrivare alla mano. La poesia nasce da ispirazione improvvisa come una sorgente che fuoriesce all’improvviso o da un semplice gesto o da molteplici sensazioni. Può nascere dalla gioia dell’amore, dalla passione o dalla disperazione di un addio, dal desiderio di ricordare le nostre radici, il nostro vissuto. La poesia è, per me, istinto, passione, desiderio di andare oltre le apparenze, scavare nel mio profondo dove i sentimenti più autentici, le suggestioni e le emozioni si mescolano con il dolore, la sofferenza, le delusioni, i sogni, la fiducia, i desideri, i ricordi, l’amicizia, la gioia, per creare infiniti incanti che mi permettono di andare in un altrove inaccessibile a chiunque. Alcuni critici letterari hanno definito la poesia la “Musica della Letteratura”; altri, che i poeti sono dei “Reazionari”, ovvero, in una società diventata ostile, intollerante, egoista, violenta, i poeti mantengono la capacità di sognare, di commuoversi, di “volare in alto”. Cerco di trasmettere il mio mondo emozionale, un mondo immaginario che trae origine dalla fantasia o da cose reali che mi colpiscono come un mare irrequieto, un tramonto incantato, un arcobaleno o un piccolo fiore che nasce dalla rude roccia; ogni piccolo o grande gesto, ogni ferita, ogni sfumatura, ogni visione. E in quest’angolo fantastico dove mi rifugio, avverto il desiderio di riempire il foglio bianco con parole che escono dall’animo in modo naturale, con la speranza che arrivino al cuore del lettore.