C’è un luogo in cui tempo e spazio convergono
FOYER di Patrizia Puccioni Benedetti
C’è un luogo in cui tempo e spazio convergono
quando accade un evento, una minima epifania,
un dolore dilaga, dove in principio è lo
scriba che registra osservando in disparte la
presenza di lei, poesia nascosta tra le pieghe
dell’esistenza. Perché assuma un corpo, una fisionomia
comune di valore universale, si muta
in poeta, non più solo amanuense, nella voce
che dà vita ad ogni essere, partecipando come
in una danza allo spettacolo del mondo, preservando
dall’oblio ogni sofferenza.