Rossini - Lo stravagante di Maria Primerano è un percorso leggero della penna in mezzo ai ricordi della vita dell’Artista, gli incubi, gli aneddoti e le curiosità, gli inattesi rivolgimenti, le inimmaginabili sorprese, tra i tonfi e i trionfi in società, le tante avventure amorose vissute audacemente nell’al di qua e i tanti divertenti incontri e ritrovamenti nell’al di là.
Il tutto narrato con spensieratezza e creatività, alla maniera di un cahier d’esquisses, vale a dire un taccuino d’appunti stipato di musica, memorie, reminiscenze e souvenirs, assieme al Maestro con cura elaborato, mangiando, amando, cantando e digerendo perché: “Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne.
Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo”, come costui ben predicava sulla terra.
Pregiatissima Autrice
lascio da parte il Lei e mi lancio subito in un temerario Tu.
Il libro che hai scritto, e che ho letto in due giorni, è un fuoco d'artificio. Il suo ritmo incalzante è quello vulcanico della Musica di Rossini. Il suo peso (più di un chilo di carta) è sublime leggerezza di pensieri, di fantasia, di scrittura.
E' pura effervescenza, ma di classe. Per dirla con la Callas: è champagne e non è coca-cola.
Il galop della tua narrazione rivaleggia quasi con la cavalcata che conclude l'ouverture del Guillaume Tell. Nulla hai tralasciato, nessun episodio, autentico o fasullo che sia, è sfuggito alla tua rivisitazione duemilesca (come si definirà mai quello che attiene al burrascoso secolo che stiamo vivendo?).
Le tue pagine snocciolano, sillaba dopo sillaba, la conoscenza profonda e l'amore incondizionato per la musica e lo spirito di Rossini. Questo mi ha autorizzato all'adozione del Tu, perché ti sento compagna in una quintessenza artistica che non è dato a tutti raggiungere.
Sergio Ragni