Questo mio nuovo libro può essere considerato un’altra tappa del viaggio da me intrapreso
Questo mio nuovo libro può essere considerato un’altra tappa del viaggio da me intrapreso nei territori dell’ex impero sovietico, che mi ha portato prima in Armenia e Nagorno-Karabakh, poi sul confine russo-polacco, tra Danzica e Kaliningrad.
Tuttavia in questo caso cambia, almeno in parte, la prospettiva.
Il più importante dei tre racconti di viaggio, qua raccolti, è infatti dedicato alla piccola ma attivissima comunità dei rappresentanti delle istituzioni culturali e scolastiche italiane a Mosca, “fotografati” in una stagione particolarmente propizia per la loro attività, l’autunno del 2015, in concomitanza quindi con le commemorazioni, tenutesi nella capitale russa proprio in quelle settimane, per i 750 anni dalla nascita di Dante. (...)
Paolo Vettori