Il discorso di presentazione di questo illustre Autore prende l' avvio dalla sua nascita (1852) nella "ruota" dello Stabilimento dell' Annunziata nel circondario Mercanti del Comune di Napoli; prosegue nei vicoli vocianti, gremiti di popolo in cui si svolgeva l'autentica vita quotidiana della gente napoletana. Vincenzo Gemito è uno scugnizzo che nel suo continuo girovagare finisce nello studio, casualmente, di Emanuele Caggiano, scultore a quel tempo, di una certa fama. Il ragazzo Vincenzo si appassiona al disegno, alla scultura, sospinto da una sua naturale vocazione artistica e poetica. Così nelle sue opere esprime tutta la grazia e le passioni degli irrequieti scugnizzi di Forcella, della Maddalena, di Porta Capuana, facendo uscire dalle "sue" mani opere in bronzo come 1"'Acquaiolo", il "Nettuno giovane", il "Pescatore", la "Sorgente" ecc...; tutte espressioni plasmate da una realtà storica e sociale vissuta e sofferta come quella che vibra nell'anima inconfondibile, verace, dei profondi quartieri di Napoli. Vincenzo Gemito è anche Autore di statue, sempre in bronzo, come il "Carlo V" o busti come quelli del pittore Meyssonier, suo grande estimatore o le teste de il "Filosofo" di "G. Verdi",dell' "Autoritratto", di "Anna Gemito" ecc... Gemito fu pregevole medaglista, di particolare interesse le medaglie di " Alessandro Magno" del quale riprodusse anche un delicato amabile busto, vi è anche la "Medusa", in bassorilievo, o soprammobili come la "Coppa Flora". Fu grande disegnatore dai tratti netti e rilevanti, che sono il sintomo di un carattere vivace e profondamente commosso, come rivelano i disegni in catalogo. La monografia in elegante veste editoriale è ricca di illustrazioni che riproducono le opere più significative, di scultura e disegno, dell'illustre celebre Maestro.
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