Carlo Lapucci (Vicchio di Mugello, 1940), intellettuale, studioso, scrittore, vive a Firenze.
La sua vasta produzione letteraria abbraccia poesia, narrativa e saggistica. Esperto di tradizioni popolari, è autore di importanti lavori, tra cui il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana (Garzanti) e il Dizionario dei proverbi italiani (Mondadori). Tra le altre opere ricordiamo Fiabe toscane; La Bibbia dei poveri; Eroi senza lapide. Le vite dei filosofi popolari; Estetica e trascendenza; La simbologia delle piante (con Anna Maria Antoni) e La biblioteca di Tarmakòden. 24 racconti.
Alessandro Nastasio. Nasce a Milano nel 1934.
Nel 1947, il pittore albanese Hibraim Kodra ne intuisce le native disposizioni per l’espressione figurativa e lo avvia nella ricerca del proprio originale percorso artistico. Dopo aver già conseguito promettenti risultati per la felice scioltezza del suo segno espressivo, nel 1952 segue la “Scuola libera del nudo”, tenuta da Aldo Salvatori. Nel 1966-67 otterrà la cattedra all’Accademia di belle arti di Brera e per trent’anni si dedicherà all’insegnamento di Educazione Artistica in diversi istituti scolastici. Nel 1960 frequenta l’Atelier di Giorgio Upilio dove lavorano Giacometti, Lam, Fontana, De Chirico, di cui ha modo di studiare le tematiche, i miti ispiratori e il linguaggio tecnico espressivo. Affina le istintive capacità manuali, che metterà sempre generosamente al servizio del suo mondo artistico, prima presso la fonderia MAF con il maestro Tullio Figini che gli spiega i segreti della fusione rinascimentale a cera persa e dove incontra i maestri Crocetti, Manfrini, Manzù, Minguzzi, Fabbri, poi alla fonderia De Andreis a Quinto de’ Stampi, nella quale operano Marino Marini, Pomodoro, Rudy Wach, Strebelle, Negri e Rosental. Assiduo lettore dei grandi testi sapienzali dell’antichità, si è formato in particolare sulla Bibbia di cui ha illustrato con xilografie, acquetinte, acqueforti e linoleografie, soprattutto il Cantico dei Cantici, il libro del Qoelet e diverse pagine dei Vangeli, ma ha attinto la sua ispirazione anche alla tradizione filosofico-religiosa del mondo orientale attraverso la lettura di Rig-Veda, Upaniṣad e il Matnavi di Rumi. Le sue opere sono presenti in vari musei, in raccolte pubbliche e in collezioni private in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.