Autori

Marialuisa Grosso nasce il 21 luglio 1940 a San Frediano a Settimo, paesino del suburbe pisano.
Appassionata di Scienze e di Natura, si laurea e insegna per oltre venti anni nelle Scuole Medie. Tuttavia, fin dai tempi del liceo, affida alle muse il sentire e l’anima, coltivando musica, pittura e poesia, sollecitata da un non mai dimenticato insegnante di lettere. Personalità variegata, ricca di risorse e di energia, è insegnante appassionata, proseguendo in questo la tradizione di famiglia.
Si dedica con vivacità anche allo studio della psicopedagogia, della psicologia, della sociologia, presso l’Università degli Studi di Napoli.
Vive per 15 anni nell’hinterland napoletano inserendosi in molteplici attività culturali e di quartiere. Qui conosce il pensiero di Wilhelm Reich e il professor Federico Navarro, neuropsichiatra, già direttore del Manicomio Criminale di Napoli, che sarà suo maestro e mentore, sia durante i quattro anni di specializzazione in metodiche body mind, sia nel training personale “ad vitam”, che la condurranno all’esame di Stato per la professione di psicologa e ad associarsi alla Società italiana di Analisi Reichiana (SIAR).
è madre di tre figli, due maschi ed una femmina ed è “messa alla prova da sei nipoti pestiferi ed affettuosi”. Ma non le basta.
La sua anima, avida di sapere, la conduce ancora in studi di Antropologia Culturale: la partecipazione presso l’Università di Pisa ad un seminario su “L’uomo e l’invisibile”, “illo tempore”, con il professor Giorgio Costanzo, la condurrà negli anni a “sperimentazioni sul campo” nelle tradizioni sufi e induiste, nello shamanesimo russo, amerindo del nord e del sud, nel buddismo tibetano e giapponese. Il cerchio si chiude con l’incontro con Don Juan Nunes del Prado, Antropologo del Cusco, e con la spiritualità tradizionale andina, le cui basi richiamano la stessa concezione di un cosmo vivente, quale era stata intuita da Wilhelm Reich. E qui anche si integrano i sette chakra, i sette occhi, i sette livelli reichiani, in un richiamo all’Uomo Cosmico e all’Albero della Vita.
Lo scrivere diventa allora non solo relazione documentata, ma meraviglia e comunione con la vita. “ Vivencia” la definiscono i colleghi spagnoli, questa capacità di essere e sentirsi vivi in un mare di vita.
L’incontro con Alessandro Scarpellini, mago di sogni e di parole, poeta e anarchico, con cui si ritrova a raccontarsi di esperienze comuni, metterà un nuovo ordine nello scrivere partecipato e creativo, conducendola a raccogliere in racconti e poesie quanto era stato seminato.
E ...ultime ma non ultime, le donne di Cartabianca, le scrittrici della Casa della Donna di Pisa, la ricondurranno, nella sera degli anni, al calore del femminile e dell’accoglienza.
è presente con lo scritto “Pace come co-evoluzione. Incontro a più voci”, resoconto di un incontro da lei organizzato, nell’ambito dei lavori di Scienze per la Pace pubblicato nel vol 9. “Diritti, tolleranza, memoria. Una città per la pace”, Ed. plus, Pisa University press, 2005, a cura di Enza Pellecchia e Pierluigi Consorti.
Pubblica, con il gruppo  “Sintonie divergenti”, l’antologia di racconti  “Una locanda per tre personaggi”, per  Carmignani Editrice, Cascina (Pi),  2014.
è segnalata e pubblicata per la poesia e la pittura in “Radicamenti”, concorso 2015 dell’Editrice MdS in collaborazione con il Parco di San Rossore, Pisa.
Nel 2015 con le Edizioni Helicon esce il volume Viajando en la tierra y en el alma - Appunti di viaggio.



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